Dai quartieri più difficili di Rio a Hollywood, vite legate indissolubilmente nel nome della musica. Le racconta la brasiliana Frances De Pontes Peebles in “Come l’aria che respiri”, immergendo il lettore in atmosfere affascinanti
«Se la mia vita si potesse ascoltare, se potessi suonarla su un giradischi come un LP consumato, sarebbe una samba. Non il samba chiassoso che si suona a carnevale. Non una di quelle stupide marchinhas, insipide ed effimere come bolle di sapone. E neanche la variante romantica e sommessa. No, il mio sarebbe un samba de roda, quello che suonavamo in cerchio dopo il lavoro e un paio di drink belli forti». A parlare è l’anziana Dor, la voce narrante del nuovo romanzo di Frances De Pontes Peebles, Come l’aria che respiri (519 pagine, 17 euro), pubblicato dalla casa editrice Dea Planeta e tradotto da Francesca Mastruzzo.